Avvizzimento del fiore di camelia - scheda tecnica
(Ciborinia camelliae)
Attenzione a questi sintomi
(JPEG - 40.3 KB)Solo i fiori sono colpiti dalla malattia. Sui petali compaiono piccole macchie brune e irregolari dalle quali ha inizio un marciume secco che si estende verso la base dei petali e si diffonde a quelli circostanti. L'intero fiore tende a marcire progressivamente assumendo un tipico colore bruno-ruggine. Il margine dei petali è di solito l'ultimo ad essere infettato. Rimuovendo i sepali, si può osservare, attorno alla base dei petali, un caratteristico anello di micelio bianco-grigio. I fiori cadono successivamente a terra ma mantengono la loro forma e consistenza per diversi giorni. In presenza di elevata umidità ambientale, sui petali possono comparire gocce o striature nere e lucenti, costituite dalle spore, non infettanti, del fungo.
Due o tre settimane dopo la caduta dei fiori, alla base dei petali iniziano a formarsi gli sclerozi del fungo.
(JPEG - 319.1 KB)Questi inizialmente appaiono come masserelle di micelio grigio, compatto, per poi diventare di colore nero e della forma e dimensione di semi di mela. Dopo la decomposizione dei tessuti dell'ospite, gli sclerozi possono aderire insieme formando una struttura ad anello che riproduce l'originale disposizione dei petali sul calice. Gli sclerozi rimangono vitali nel terreno o sotto lo strato di foglie per diversi anni.
Fra gennaio ed aprile, in corrispondenza di periodi caldo-umidi, da essi originano i corpi fruttiferi, a forma di coppa di 0,5-2 cm di diametro, di colore bruno (apoteci). Questi si sviluppano alla base delle piante e sono in grado di liberare, per diversi giorni, milioni di ascospore responsabili di nuove infezioni sui fiori emergenti.
Dove e quando osservarli
I sintomi descritti possono essere osservati su piante di camelia in vivaio, così come nei giardini pubblici e privati.
(JPEG - 27.0 KB)Vista la corrispondenza della liberazione delle spore infettanti con il periodo di fioritura primaverile della camelia, solo le varietà a fioritura primaverile possono contrarre la malattia.
Non è però da escludere che nelle nostre regioni, in condizioni climatiche favorevoli e in presenza di forte inoculo, le ascospore possano sopravvivere nell'ambiente per diversi mesi ed essere in grado di infettare anche le varietà a fioritura autunno-invernale.
Pertanto:
- a fine inverno-inizio primavera: cercare i sintomi sui fiori e gli apoteci sul terreno, alla base delle piante.
- in estate-autunno: controllare i fiori caduti a terra ricercando gli sclerozi alla base dei petali. Per ulteriore precauzione, cercare anche eventuali sintomi sospetti sui fiori.
Da non confondere con....
I sintomi della malattia possono essere facilmente confusi sia con i danni causati dal freddo che con altre malattie fungine. I danni da freddo sono riconoscibili in quanto le macchie sui petali sono di colore più chiaro e limitate al margine più esterno dei fiori.
Fra le malattie fungine che colpiscono la camelia, la muffa grigia (Botrytis cinerea) è sicuramente una fra le più comuni. Quest'ultima è però caratterizzata da una abbondante efflorescenza grigia che si sviluppa sulle aree colpite dal marciume e non confinata alla sola base dei petali come nel caso di C. camelliae. Inoltre, gli sclerozi formati da B. cinerea, a differenza di quelli di C. camelliae, sono più piccoli e non inglobati nei tessuti dell'ospite.
Come prevenire la malattia
Si consiglia agli operatori del settore vivaistico di effettuare un accurato controllo delle piante di camelia al momento del loro ingresso in vivaio. Si consiglia, inoltre, di aerare le coltivazioni protette per evitare ristagni di umidità nell'ambiente e di mantenere pulita la base delle piante, raccogliendo i fiori caduti a terra. Ciò sarà facilitato dall'utilizzo di un film plastico come pacciamatura.
Non è opportuno, al momento, alcun trattamento con fungicidi di tipo preventivo.