La Giunta regionale ha approvato la delibera n. 1280 del 6 settembre 2010 che dispone misure di emergenza per contrastare la diffusione in Emilia-Romagna del cancro batterico del kiwi, causato da Pseudomonas syringae pv. actinidiae.

Ad oggi sono una decina i focolai della malattia accertati nel territorio regionale, due dei quali trovati in impianti vivaistici. La situazione è meno grave rispetto ad altre realtà, c'è comunque il rischio di una diffusione epidemica della batteriosi, come già successo in Lazio, con gravi ripercussioni economiche per i produttori.

Quattro i punti più significativi della strategia di prevenzione che sarà attuata nella nostra regione: il controllo degli impianti esistenti da parte del Servizio fitosanitario regionale, con distruzione immediata di tutte le piante, o parti di esse, risultate colpite; l'eliminazione dei lotti infetti nei vivai; la certificazione di tutto il ciclo di produzione del nuovo materiale vivaistico, che deve avvenire in zone dichiarate “indenni”, e il divieto assoluto di autoproduzione di nuove piante da parte dei frutticoltori fino al 31 dicembre 2011. Dagli appezzamenti con piante colpite non potranno uscire piante o parti di esse, con l'eccezione dei frutti; attorno ai focolai sarà inoltre circoscritta una “zona di sicurezza”, al cui interno verranno controllate tutte le piante di actinidia presenti.

Le aziende costrette a distruggere le piante infette potranno richiedere gli indennizzi previsti dalla L.R. 23 luglio 2010, n. 6, recante ”Misure di intervento a favore delle piccole e medie imprese del settore agricolo per la prevenzione e l'eradicazione di fitopatie e infestazioni parassitarie”.

Il provvedimento sul cancro batterico adottato dalla Regione rappresenta la prima iniziativa avviata a livello nazionale per contrastare questa nuova malattia, che è arrivata solo recentemente nel nostro Paese.

In Emilia-Romagna è stato anche attivato un tavolo di coordinamento che vede coinvolti il Servizio fitosanitario, le Università di Bologna e Modena e le Organizzazioni dei Produttori. E' inoltre già stata avviata un'attività di studio e sperimentazione per acquisire conoscenze sul patogeno e individuare strategie di lotta, nell'ambito di un più vasto progetto di ricerca e sperimentazione finanziato dalla Regione Lazio e dalla Regione Emilia-Romagna.

Vai alla scheda informativa della batteriosi dell'actinidia PSA (PDF - 1.9 MB)

Deliberazione n. 1280 del 6 settembre 2010 (PDF - 271.7 KB)
Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l'eradicazione del cancro batterico dell'actinidia causato da Pseudomonas syringae pv. actinidiae

(Pseudomonas syringae pv. actinidiae)