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La lotta con questa grave avversità fungina, oltre che avvalersi della chimica (per altro in alcune annate particolarmente favorevoli, indispensabile se si vuole mantenere la coltura ad un livello economicamente accettabile), deve comunque tenere conto di tutte quei fattori agronomici tendenti a ridurre la suscettibilità della coltura alla malattia.

Le pratiche agronomiche virtuose consigliano di:

  • adottare una corretta a razionale rotazione colturale
  • evitare semine troppo fitte o ritardate;
  • impiegare, quando possibile, varietà tolleranti;
  • evitare gli eccessi di azoto che favoriscono la suscettibilità della pianta all’infezione;
  • evitare una temperatura dell'acqua di governo della risaia troppo bassa.

Le strategie ci controllo chimico della malattia prediligono, da una parte, la concia delle sementi (obbligatoria nei Disciplinari di produzione Integrata per il controllo delle malattie fogliari) per prevenire l'infezione delle piantine dopo la germinazione, dall’altra l’applicazione preventiva di fungicidi per prevenire l'infezione dell’apparato fogliare e delle spighe durante la fase fenologica a maggior rischio (fra botticella e spigatura).
I principi attivi maggiormente efficaci sono indicati nei disciplinari di produzione integrata.

Approfondimenti

Determina n. 3741 del 23/02/2024
Misure per il contrasto di avversità fitosanitarie e per la gestione di infestanti di difficile controllo nel territorio regionale: prescrizioni per l'abbruciamento di stoppie e paglie riso.

Disciplinari di produzione integrata della Regione Emilia-Romagna - Nel disciplinare del riso si riportano le indicazioni per la lotta al brusone

A chi rivolgersi

Riccardo Bugiani