Modello valido su vite e utilizzabile per le tre generazioni del fitofago.

I risultati del modello sono sintetizzati nei report periodici consultabili sui bollettini interprovinciali di produzione integrata e biologica 

Dati meteorologici utilizzati:
Temperatura

INPUT
Temperature medie orarie o biorarie

OUTPUT
Percentuale di individui presenti allo stadio di uova, larve, crisalidi e adulti sul totale della generazione.
Percentuale cumulativa di uova deposte, larve sgusciate, pupe formate e adulti sfarfallati sul totale della generazione.

Il modello di sviluppo a ritardo variabile per Lobesia botrana è stato messo a punto negli anni '90 nell'ambito di un progetto di ricerca affidato dalla Regione Emilia-Romagna alla Centrale Ortofrutticola di Cesena con il coordinamento scientifico dell'Istituto di Entomologia dell'Università di Bologna. Attualmente il modello è utilizzato nei programmi regionali di produzione integrata e in agricoltura biologica.

Messa a punto e validazione del Modello

Il lavoro per la messa a punto del modello previsionale per Lobesia botrana è stato avviato nel 1990 con la verifica in campo del modello fenologico costruito da Baumgärtner e Baronio nel 1988. I risultati di tale verifica, non del tutto soddisfacenti, hanno evidenziato un'errata rappresentazione dello sviluppo dei diversi stadi e della variabilità individuale. I dati biologici per la costruzione del modello erano stati desunti da lavori bibliografici ed erano stati ottenuti da allevamenti condotti su dieta artificiale. Per questo motivo il passo successivo ha riguardato la determinazione dei parametri necessari attraverso l'allevamento dell'insetto in condizioni quanto più possibile vicine a quelle naturali.
Le uova sono state allevate a 7 temperature costanti, le larve e le crisalidi a 5 temperature e gli adulti a 3. Le larve sono state alimentate con acini d'uva prelevati da piante esenti da trattamenti insetticidi; agli adulti è stata fornita una soluzione di acqua e miele. In Tabella 5 sono riportati i dati di sviluppo dell'insetto.
La fecondità media giornaliera è stata determinata a 26 °C sulla base del numero di uova deposte giornalmente da femmine tenute in gabbiette di accoppiamento. L'interpolazione dei dati con la curva di Logan per gli stadi preimmaginali, con la retta di regressione per gli adulti e con la curva di Bieri per la fecondità delle femmine è risultata soddisfacente.

Durata media di sviluppo di Lobesia botrana (gg.)

Stadio
Temperatura °C
13
16
18
23
26
28
31
34
uova
18.36
-
9.14
5.39
4.15
4.06
3.98
4.6
larva
-
65.94
32.23
23.85
29.45
16.2
-
-
pupa
-
31.17
16.97
9.65
8.08
7.1
-
-
femmine adulte
-
-
24.78
19.6
15.58
-
-
-

La validazione del modello è stata condotta confrontando le curve di volo simulate con i voli rilevati con le trappole a feromoni. I dati di campo utilizzati per le verifiche si riferiscono ai rilievi effettuati dai tecnici che forniscono assistenza alle aziende (rilievi settimanali) e a rilievi bisettimanali eseguiti specificatamente per la validazione del modello. I dati analizzati hanno riguardato aziende situate nelle immediate vicinanze di stazioni meteorologiche delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna e Forlì per gli anni dal 1987 al 1995 ad esclusione del 1994. Per rendere significativo il confronto non sono stati utilizzati i voli non completi o quelli in cui il numero degli adulti catturati era inferiore a 30 individui per generazione.

Il modello è stato valutato esaminando 28 casi per il primo volo, 43 per il secondo e 33 per il terzo. L'analisi complessiva dei dati ha evidenziato una certa disformità dei risultati con un errore medio della previsione compreso tra 5 e 9 giorni. Tuttavia, per la seconda generazione, che ai fini della difesa assume un'importanza decisiva, l'errore medio riscontrato è risultato più contenuto (tra 5 e 6,5 giorni). Tali risultati sono stati ritenuti sufficienti per un impiego del modello nell'ambito del sistema di previsione e avvertimento per la difesa della vite (Tiso e Butturini, 1997).

Nella fase applicativa i rilievi effettuati dai tecnici nelle aziende monitorate sono stati utilizzati per verificare ulteriormente la capacità previsionale del modello e il suo effettivo livello di applicabilità su larga scala. I risultati positivi di tali verifiche hanno confermato che il modello costituisce un utile strumento di supporto per la lotta contro Lobesia botrana.

Applicazioni in campo

  • Campionamento dei grappoli
    Il modello previsionale fornisce precise indicazioni sull'inizio dell'ovideposizione, sul suo andamento in termini percentuali, sull'inizio della nascita larvale e sulla sua evoluzione. Tali informazioni possono essere utilizzate per eseguire campionamenti mirati sul controllo del fitofago.
  • Tecniche di confusione e disorientamento
    Nelle aziende in cui viene utilizzato il metodo della confusione o del disorientamento sessuale l’informazione sull’inizio del volo permette l’installazione tempestiva degli erogatori: una tempistica corretta dell’applicazione del metodo contribuisce notevolmente al successo della difesa.
  • Interventi ovicidi e larvicidi
    E' stato dimostrato sperimentalmente che la strategia più efficace per la lotta alla tignoletta è quella diretta contro la seconda generazione. Una corretta impostazione degli interventi contro tale generazione, in situazioni di normale pressione del fitofago, può essere risolutiva. A questo scopo il tecnico può usufruire dell'informazione sull'inizio dell'ovideposizione fornita dal modello, qualora scelga di intervenire con un prodotto ovicida; se invece si orienta su prodotti ad azione più specificatamente larvicida, l'informazione necessaria riguarderà l'inizio della schiusura delle uova. Inoltre, grazie all'informazione sull'intera evoluzione della nascita delle larve fornita dal modello, il tecnico è in grado di stabilire se il periodo di attività del prodotto impiegato è sufficiente per coprire l'intera generazione. Può succedere infatti che, a causa di rallentamenti dello sviluppo del fitofago dovuti ad abbassamenti di temperatura, la nascita delle larve si prolunghi notevolmente rispetto alle annate normali. Per eventuali interventi contro la terza generazione, essendo a ridosso della raccolta, in genere vengono utilizzati prodotti con un breve periodo di carenza come quelli a base di Bacillus thuringiensis. Anche in questo caso per il posizionamento ottimale del trattamento viene utilizzata l'informazione relativa all'inizio della nascita delle larve e alla sua evoluzione nel tempo.

Approfondimenti

Scheda lobesia botrana (tignoletta della vite)

Sistema di previsione e avvertimento in Emilia-Romagna (caratteristiche generali)