Zanzare tigri, vespe, calabroni, cimici dell’olmo possono causare notevoli disagi ai visitatori di molti parchi cittadini: ecco alcuni suggerimenti per limitarne la diffusione senza ricorrere ai trattamenti chimici, dannosi per l’ambiente e spesso inefficaci.

L’emergenza più sentita nelle aree verdi dell’Italia centro-settentrionale è senza dubbio l’infestazione di zanzara tigre (Aedes albopictus), una specie esotica di origine asiatica che è riuscita, grazie alla capacità di adattarsi ad ambienti a clima temperato, a insediarsi stabilmente in tali zone dall’inizio degli anni ’90.
La zanzara tigre predilige, infatti, le piccole raccolte d’acqua che si formano con facilità in molti contenitori artificiali di uso domestico e non utilizza per il proprio sviluppo gli ambienti tipici di altre zanzare, come pozze, stagni, piccoli corsi d’acqua o canali fognari.