Fitosanitario e difesa delle produzioni

Epitrix similaris

L'Ue ha preso in esame misure di emergenza per fronteggiare un nuovo parassita di origine americana. Si tratta del coleottero crisomelide Epitrix similaris, trovato su tuberi di patate in Portogallo.

La prima segnalazione è del 2004 nella zona nord del Paese, poi seguita da altri avvistamenti negli anni successivi anche nella parte meridionale e in misura minore in Spagna. Non si esclude che nei danni prodotti sui tuberi possano essere coinvolte anche altre specie di Epitrix (E. cucumeris ed E. tuberis – entrambi nella lista 1 dell'EPPO), di qui l'esigenza di approfondire il problema e indagare su questo nuovo parassita e sui rischi potenziali di una sua diffusione in Europa.

La coltivazione della patata è ampiamente diffusa nel territorio dell'Unione europea e ha grande importanza economica, per cui sono stati condotti studi mirati per determinare l'impatto che potrebbe avere la diffusione di E. similaris su questa coltura ed eventualmente sulle altre solanacee coltivate.

Dove

Attualmente in Europa Epitrix similaris è presente soltanto in Portogallo e Spagna. La specie è considerata originaria del Nord America, ma le segnalazioni della sua presenza e dei danni in quest'area sono veramente rare.

Piante ospiti

Principalmente la patata (Solanum tuberosum) e le altre solanacee, come pomodoro (Lycopersicon esculentum), melanzana (S. melongena), peperone e malerbe (Datura stramonium, Solanum nigrum).

Danni

danni su patata (jpg42.83 KB)I tuberi attaccati mostrano delle lunghe lesioni suberose e piccole escrescenze superficiali. Queste lesioni sono causate dalle larve (biancastre, sottili, con la testa marrone) le quali si alimentano sotto l'epidermide. Le gallerie solitamente rimangono circoscritte alla superficie del tubero senza interessare la parte interna.

Gli adulti sono piccoli coleotteri neri, lunghi 1.5- 2 mm e, con la loro attività trofica, determinano sulle foglie dei tipici piccoli buchi tondi, “buchi di proiettile” (1 – 1,5 mm di diametro). Il danno economico sulle foglie è relativamente poco importante mentre i danni sui tuberi causati dalle larve possono essere estremamente seri ed avere rilevanza economica, riducendo il valore dei tuberi o, addirittura, rendendoli incommerciabili.
Nella zona di origine l'impatto economico della specie è considerato praticamente nullo e non ci sono segnalazioni di danni economici causati da E. similaris su patata o su altre solanacee coltivate nell'America del nord.

Biologia

Epitrix similaris (jpg11.93 KB)Il ciclo di vita di E. similaris, benchè non ci siano dei dati certi, è probabilmente simile alle altre specie di Epitrix più conosciute. Gli adulti svernano nel suolo e nei residui colturali, per riemergere in primavera. Le uova sono deposte nel suolo alla base delle piante di patata. Le neonate larve si spostano attraverso il sistema radicale e iniziano ad alimentarsi sui tuberi. Una volta completata la crescita l'impupamento avviene nel suolo. Si ritiene che, in condizioni favorevoli, la specie possa svolgere almeno due generazioni all'anno.

Possibili rischi

Diffusione diretta: gli adulti possono volare attivamente e la diffusione di E. similaris in Portogallo è stata piuttosto rapida, ciò rende prevedibile una lenta espansione della specie nei territori in cui le solanacee sono coltivate in modo estensivo.

Diffusione indiretta: i tuberi di patata infestati o la terra rimasta attaccata ai tuberi possono essere un pericoloso mezzo di diffusione del parassita sulle lunghe distanze.

La conoscenza della biologia della specie in Europa dovrà essere approfondita anche verificando l'efficacia dei possibili mezzi di controllo sia chimici che biologici.

Anche se è improbabile che la diffusione naturale dell'Epitrix similaris possa essere fermata, è opportuno che vengano adottate tutte le precauzioni del caso per ritardare la diffusione della specie in Europa e per prevenire le introduzioni di altre specie di Epitrix nelle regioni EPPO ed in Italia.

 

Normative

Regolamento (UE) 2016/2031 del 26 ottobre relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 652/2014 e (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga le direttive 69/464/CEE, 74/647/CEE, 93/85/CEE, 98/57/CE, 2000/29/CE, 2006/91/CE e 2007/33/CE del Consiglio 

D.M. del 6 dicembre 2021 relativo all'abrogazione di provvedimenti recanti lotte obbligatorie e misure fitosanitarie nazionali 


A chi rivolgersi

Massimo Bariselli

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ultima modifica 2024-11-02T12:56:25+01:00
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