Prune moth; Carpocapse des prunes; Gusano de las ciruelas, Polilla de las ciruelas; Pflaumenwickler, Pflaumenmade

Cydia funebrana è un lepidottero tortricide che attacca il susino e occasionalmente altre drupacee. I danni provocati dal fitofago possono essere molto elevati , soprattutto sulle varietà tardive di susino. La recente introduzione e diffusione nei nostri ambienti di cultivar cino-giapponesi a maturazione tardiva ha accentuato il problema della difesa.

Diffusione e piante ospiti

La specie è probabilmente originaria del centro-Europa da dove si è diffusa soprattutto verso le regioni  dell'est europeo. Le larve prediligono i frutti di susino domestico e selvatico, ma possono svilupparsi anche a spese di albicocche, pesche, ciliegie acide e dolci.

Danni

Il danno è provocato dall'attività trofica delle larve che scavano gallerie nei frutti. L'attacco sui frutticini in accrescimento, provocandone la cascola, ha un rilievo economico solo in caso di scarsa allegagione; ben più grave risulta invece il danno provocato sui frutti già sviluppati e prossimi alla maturazione, che spesso passa inosservato fino alla raccolta.

Ciclo biologico

Nei nostri ambienti C. funebrana compie tre generazioni all'anno. Sverna come larva matura dentro un  bozzolo posto nelle screpolature della corteccia o nel terreno e a fine marzo-inizi aprile si incrisalida. Lo sfarfallamento degli adulti ha luogo in aprile-maggio e i voli si protraggono per circa un mese. Gli adulti sono farfalline brune con un'apertura alare di 13-15 mm, morfologicamente simili a quelli di altre specie di Cydia, in particolare C. molesta. I voli e gli accoppiamenti avvengono nelle prime ore del mattino e ogni femmina depone alcune decine di uova, generalmente isolate sull'epidermide dei frutti. La durata dell'incubazione varia con la temperatura da meno di una settimana a più di due settimane.


Le larve che nascono scavano una galleria nella polpa e nei frutti in fase di accrescimento si dirigono  verso il punto di attacco del peduncolo, provocando la caduta al suolo del frutto infestato. Giunte a maturità, le larve si apprestano alla metamorfosi, incrisalidandosi dentro un bozzolo tessuto nella corteccia o nel terreno. Il secondo volo di adulti ha inizio a metà luglio e prosegue per tutto il mese di agosto. I frutti a maturazione tardiva subiscono gli attacchi della terza generazione larvale, che è quella che entrando in diapausa, consentirà al fitofago di superare l'inverno.


Difesa

Si rimanda a quanto indicato nei Disciplinari di produzione integrata dell'Emilia-Romagna. La soglia di intervento stabilita dai Disciplinari fa riferimento alle catture nelle trappole sessuali. Per la prima generazione il trattamento è ammesso solo in casi di scarsa allegagione; per la seconda e la terza generazione l'intervento è giustificato dal superamento di 10 catture per trappola per settimana.