Valorizzazione di sottoprodotti vegetali fibrosi come alimento zootecnico e a fini energetici (Bioeconomia a km 0)
Obiettivi
Gli scarti agricoli e agroindustriali vegetali prodotti ogni anno in Emilia-Romagna ammontano a circa 500.000 tonnellate e sono composti prevalentemente dai residui della trasformazione del pomodoro da industria e della bietola da zucchero, degli scarti della produzione dei cereali e dei foraggi. Le loro caratteristiche compositive li rendono particolarmente interessanti per varie soluzioni di recupero: alimentazione animale, biomassa per produrre energia da digestione anaerobica e come fertilizzanti organici. Per contro, un loro uso giornaliero e costante è condizionato dalla loro disponibilità stagionale e dalla deperibilità.
Il presente Piano di Innovazione si prefigge di creare le condizioni per lo sviluppo di una filiera agroalimentare corta, integrata e sostenibile per il riutilizzo e la valorizzazione di sottoprodotti e scarti di lavorazione all’interno dell’azienda agricola, finalizzata all’alimentazione dei bovini e alla produzione di biomasse utili all’impiego nei biodigestori.
Nello specifico, il Piano focalizza in una serie di obiettivi i nodi da risolvere per una economica ed efficiente valorizzazione dei sottoprodotti vegetali:
• messa a punto di tecniche di conservazione ed uso di sottoprodotti;
• determinazione dei sottoprodotti potenzialmente utilizzabili e del loro valore nutritivo, energetico, biologico, sanitario ed economico;
• organizzazione logistica di approvvigionamento a livello di azienda agricola;
• valutazione degli impatti e del risparmio di CO2 dei processi proposti.
Stato del progetto: concluso
Partenariato
• CRPA - Centro Ricerche Produzioni Animali (Capofila)
• ARAER - Associazione Regionale Allevatori dell'Emilia Romagna (Partner effettivo)
• Società Agricola Ferrari Giuseppe & C. (Partner effettivo)
• Università Cattolica del Sacro Cuore (Partner effettivo)