Mais, canapa, frumenti e ortive per la riduzione degli input esterni e dei nitrati nelle acque (Macarena)
Obiettivi
La coltura del mais rappresenta un settore predominante nell’ambito dell’agricoltura intensiva dell’Emilia-Romagna ed è alla base dell'alimentazione zootecnica sia da carne che da latte delle principali DOP della regione. In questo contesto, le infestazioni da piralide rappresentano uno dei principali nemici del mais, oltre che delle colture orticole del peperone e del fagiolino. In passato la piralide era il fitofago chiave della canapa e luppolo. Le colture trappola, oltre a svolgere il ruolo di attrarre/distrarre i fitofagi della coltura d’elezione, hanno anche la funzione di ospitare i rispettivi nemici naturali.
Il Piano di innovazione Macarena si prefigge di ridurre l'uso di concimi e pesticidi attraverso l'allargamento delle rotazioni con specie poco esigenti quali grani antichi ed utilizzando la canapa come coltura trappola della piralide sia su mais che su peperone.
Più in dettaglio, il Piano intende raggiungere i seguenti risultati:
• utilizzo della canapa come coltura trappola della piralide per ridurre l'impatto del fitofago su mais e peperone, limitando l'uso di pesticidi e favorendo la coltivazione del mais e del peperone sia in regime biologico che convenzionale;
• riduzione dell’uso di concimazioni azotate e di pesticidi attraverso l'inserimento sia della canapa che dei grani antichi all'interno delle rotazioni aziendali, sfruttando le loro minori esigenze nutrizionali, di difesa fitosanitaria e di controllo delle erbe infestanti.
Stato del progetto: concluso
Partenariato
• Azienda Agricola Cenacchi Andrea (Capofila)
• Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (Partner effettivo)
• Arvaia Società Cooperativa (Partner effettivo)
• Dinamica (Partner effettivo)