Individuazione di un modello di best practices a basso impatto ambientale alternativo all’utilizzo del glifosate nei seminativi (Glifo-Stop)
Individuare alternative all’utilizzo del glifosate per migliorare il sistema agricolo
Obiettivi
Tra i principi attivi maggiormente utilizzati in Italia e nel mondo vi è il glifosate, o glifosato, un’erbicida non selettivo, utilizzato su colture arboree, erbacee e su aree non destinate alla coltivazione, come quelle industriali, civili, negli argini e nei bordi stradali. Da diversi anni la comunità scientifica dibatte sulla tossicità del glifosate per l’uomo e gli animali e sulla sua persistenza nell’ambiente. Questo rappresenta un problema da risolvere ma anche una importante opportunità da cogliere, per individuare tecniche agronomiche a basso impatto alternative al suo utilizzo.
L’obiettivo generale del Piano Glifo-Stop è quello di realizzare un modello di buone prassi a basso impatto ambientale alternativo all’utilizzo del glifosate da applicare per la gestione dei terreni coltivati a seminativi, in particolare cereali, soia e girasole. L’applicazione di tale modello permetterà di ridurre i rilasci di sostanze inquinanti e di migliorare la qualità delle acque e del suolo, contribuendo anche all’adattamento dei sistemi colturali agli impatti del cambiamento climatico.
Stato del progetto: concluso
Partenariato
• Progeo Società Cooperativa Agricola (Capofila)
• Agrites (Partner effettivo)
• Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (Partner effettivo)
• Azienda Agricola Fondo San Luca (Partner effettivo)
• Azienda Agricola Marabini Aurelio (Partner effettivo)
• Dinamica (Partner effettivo)
• Azienda Agricola Succi Cimentini Antonella (Partner associato)
• Cooperativa Sociale Anima (Partner associato)
Link e documenti utili
EU CAP Network - scheda progetto banca dati PEI-AGRI
Relazione tecnica finale (PDF - 13.8 MB)
Manuale di best practices (PDF - 2.4 MB)