Nel 2006 sono stati distribuiti in Emilia-Romagna ad aziende del territorio collinare oltre 10.000 capi di faraone, raggiungendo più comuni e più località. Solo nel territorio della Provincia di Modena, si è passati da 57 aziende coinvolte nel 2005 a ben 137 aziende nel 2006.

Le faraone sono state acquistate con contributo finanziario pubblico (con la partecipazione di Regione, Provincia e Comuni) e sono state fornite nel mese di maggio alle aziende ubicate all’interno delle aree infestate che ne hanno fatta richiesta. Il numero di capi assegnati, variabile da caso a caso, ha tenuto conto dell’esperienza degli scorsi anni: si è visto che, per essere efficace, l’utilizzo di faraone deve prevedere da un minimo di 20 ad un massimo di 100 capi per azienda a seconda del livello di infestazione, con un optimum di 30-40 capi.

Nel contenimento delle infestazioni di cavallette, le faraone esplicano la loro massima attività soprattutto nell’area adiacente al centro aziendale, solo in caso di basse infestazioni si spostano oltre i 500 metri. L’utilizzo di questi animali, perché sia efficace, richiede l’impegno del produttore agricolo che aderisce all’iniziativa, il quale deve gestire l’ambientamento delle giovani faraone nella propria azienda, accompagnarle negli appezzamenti nei quali pascolare, abituarle al percorso di ritorno alla sera nel pollaio, predisporre adeguati ricoveri dove le faraone possano riposarsi, alimentarsi, dissetarsi e trovare una migliore protezione dai loro nemici naturali (volpi, cani e gatti selvatici, poiane, ecc.). Inoltre, deve verificare che, alla consegna, gli animali pesino almeno 600-700 gr. e siano in grado di volare, caratteristica importante per potere sfuggire ad eventuali predatori. Deve evitare infine, sulle colture infestate dalle cavallette, qualsiasi trattamento insetticida che possa risultare dannoso per le faraone.

In questa sua opera viene accompagnato da un servizio di supporto fornito dai Consorzi fitosanitari e, per la provincia di Bologna, dal Centro Agricoltura Ambiente.

La lotta biologica realizzata con l’impiego delle faraone è stata messa in atto con il coordinamento del Servizio fitosanitario della Regione nelle province di Modena, Bologna e Parma ed è stata gestita dai Consorzi fitosanitari e dal Centro Agricoltura Ambiente in accordo con le Amministrazioni Comunali delle zone maggiormente infestate.

Per le informazioni sul corretto impiego delle faraone è possibile chiedere informazioni ai seguenti indirizzi: