Grape tortrix; Petite tordeuse de la grappe; Tortricídeo da uva; Kiefernsämlingswickler

Argyrotaenia pulchellana è un tortricide ricamatore polifago che vive a spese di foglie, fiori e frutti di numerose piante erbacee ed arboree, sia coltivate che spontanee.

Diffusione e piante ospiti

La specie è ampiamente diffusa in Europa, Asia e Stati Uniti. Le piante da frutto più comunemente attaccate dal fitofago sono fragola, vite, melo, pero, susino, albicocco e actinidia; tra le ortive, l'insetto è stato segnalato principalmente su mais, peperone, fagiolo e finocchio.

Danni

(JPEG - 41.6 KB)Le larve provocano caratteristiche erosioni, danneggiando inizialmente le foglie e in seguito i frutti. Sulle foglie l'attacco è localizzato alla pagina inferiore, sono invece risparmiate Ie nervature e la pagina superiore del lembo. Mentre sui giovani frutti di pomacee e drupacee le larve del ricamatore provocano erosioni solo superficiali, su quelli prossimi alla maturazione le erosioni si estendono alla cavità peduncolare, rendendoli incommerciabili e facilmente soggetti a processi di marciume. Sulla vite le larve distruggono i fiori e danneggiano gli acini esponendoli ad attacchi di botrite. Le larve provocano caratteristiche erosioni, danneggiando inizialmente le foglie e in seguito i frutti. Sulle foglie l'attacco è localizzato alla pagina inferiore, sono invece risparmiate Ie nervature e la pagina superiore del lembo.

Mentre sui giovani frutti di pomacee e drupacee le larve del ricamatore provocano erosioni solo superficiali, su quelli prossimi alla maturazione le erosioni si estendono alla cavità peduncolare, rendendoli incommerciabili e facilmente soggetti a processi di marciume. Sulla vite le larve distruggono i fiori e danneggiano gli acini esponendoli ad attacchi di botrite.

Ciclo biologico

(JPEG - 31.8 KB)Questo tortricide compie nei nostri ambienti tre generazioni l'anno. Sverna come crisalide, riparata sotto le foglie cadute a terra. I primi adulti compaiono a fine marzo- primi di aprile e lo sfarfallamento dura circa un mese. A circa una settimana dall'accoppiamento, le femmine depongono le uova in ooplacche di colore giallastro sulla pagina superiore delle foglie. Le larve della prima generazione compaiono a partire dal mese di maggio e si accrescono dapprima a spese del parenchima fogliare e poi dei frutticini. Completato il loro sviluppo, le larve si incrisalidano all'interno di un bozzolo sericeo dove avviene la metamorfosi che darà origine agli adulti a partire dalla seconda metà di giugno. L'ultima generazione di adulti compare nel mese di agosto ed è seguita dalle larve di terza generazione che hanno un accrescimento molto lento e sono presenti fino a tutto il mese di ottobre, per poi incrisalidarsi.

Difesa

(JPEG - 51.5 KB)I trattamenti contro il ricamatore, secondo quanto previsto nei disciplinari di produzione integrata, devono essere eseguiti solamente al superamento della soglia d'intervento del 5% dei getti infestati (per la prima generazione) e al superamento di 50 adulti cumulati nelle trappole a feromoni oppure del 5% dei getti attaccati (per la seconda e terza generazione). Il momento per intervenire è indicato dai Bollettini tecnici provinciali anche sulla base delle indicazioni del modello previsionale MRV-Eulia.
Gli interventi fitoiatrici non sono sempre necessari e in generale la presenza del tortricide e la gravità degli attacchi è scarsa in prima generazione, ad eccezione di alcune aree frutticole della regione a ridosso del Po.