Infezioni primarie
La quantitatà di ascospore vitali in un determinato momento della stagione vegetativa (potenziale di inoculo) dipende dal livello di attacco presente nel frutteto a fine stagione e dalle condizioni climatiche che si susseguono fino alla ripresa vegetativa. La quantificazione del potenziale di inoculo che subisce inevitabilmente una riduzione in inverno a causa della decomposizione delle foglie cadute e di un processo di maturazione in prossimità della ripresa vegetativa delle piante, è tuttora in dibattuta.
Nel 1986 McHardy (USA) ha elaborato un sistema di calcolo per stimare il potenziale di inoculo del patogeno o PAD (Potential Ascospore Dose) alla ripresa vegetativa in funzione di due variabili (il n° di macchie su 600 germogli e la percentuale di foglie con ticchiolate) calcolate in seguito a rilievi eseguiti in campo in autunno poco prima della caduta delle foglie. Tuttavia il suo utilizzo pratico risulta di difficile attuazione e lo stesso autore ha proposto nel 1999 una semplificazione di tale stima basata unicamente sul n° di foglie con ticchiolatura rilevato su un campione di 600 germogli.
La pioggia e la luce sono i fattori in grado di influenzare l'emissione delle ascospore, mentre la durata della bagnatura fogliare e valori termici ottimali permettono alle spore di germinare e dare origine alla infezione. Il verificarsi delle infezioni primarie causate dalle ascospore di V.inaequalis e la loro gravità dipendono infine dalla interazione di fattori biologici (presenza di ascospore e di vegetazione suscettibile) e climatici (pioggia, temperatura e bagnatura fogliare).
Per ulteriori dettagli, consulta il Modello A-SCAB.