Saranno privilegiate soprattutto le aree ad alta quota e quelle dove il processo riproduttivo biologico dell’insetto antagonista della vespa cinese non procede speditamente, con particolare attenzione ai castagneti da frutto e a quelli di valore storico-monumentale.

I lanci verranno effettuati sia con Torymus nati nei nostri castagneti, sia con materiale prodotto dall’Università di Torino grazie al progetto Bioinfocast  finanziato dal Ministero delle Politiche agricole  e al progetto finanziato dal Gal “Altra Romagna”.

Dai due centri di moltiplicazione di Carpineti (RE) e Loiano (BO) e da castagneti in cui il Torymus era stato immesso nel 2011 sono state raccolte ad inizio anno e portate ai laboratori di Agen.Ter e dell’Università di Reggio oltre 80.000 galle prodotte dalla vespa cinese, dalle quali stanno già fuoriuscendo i primi adulti di Torymus. Questa è la fase cruciale di tutto il lavoro, perché gli sfarfallamenti degli adulti avverranno nell’arco di due-tre settimane e gli insetti dovranno essere velocemente immessi nell’ambiente dove possono trovare  le condizioni favorevoli per completare il loro ciclo vitale. Con il materiale già disponibile si è proceduto nel mese di aprile ai primi lanci in 60 castagneti.

La task force impegnata nell’attività di raccolta, lavorazione, conservazione delle galle e realizzazione dei lanci è coadiuvata quest’anno dagli studenti dell’Istituto professionale IPAA “Luigi Noè” di Loiano. L’Istituto è infatti parte attiva in un progetto di qualificazione del castagno dell’Appennino bolognese, avviato lo scorso autunno,  a cui partecipano il Consorzio dei castanicoltori e il GAL dell’Appennino bolognese, il Comune di Loiano e il Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna. I ragazzi apprenderanno sul campo le tecniche di lotta biologica alla vespa del castagno, e potranno avere una conoscenza diretta delle problematiche di  gestione e difesa del castagneto e della sua complessa filiera.