Eulia - scheda tecnica
Grape tortrix; Petite tordeuse de la grappe; Tortricídeo da uva; Kiefernsämlingswickler
Argyrotaenia pulchellana è un tortricide ricamatore polifago che vive a spese di foglie, fiori e frutti di numerose piante erbacee ed arboree, sia coltivate che spontanee.
Diffusione e piante ospiti
La specie è ampiamente diffusa in Europa, Asia e Stati Uniti. Le piante da frutto più comunemente attaccate dal fitofago sono fragola, vite, melo, pero, susino, albicocco e actinidia; tra le ortive, l'insetto è stato segnalato principalmente su mais, peperone, fagiolo e finocchio.
Danni
(42.59 KB)Le larve provocano caratteristiche erosioni, danneggiando inizialmente le foglie e in seguito i frutti. Sulle foglie l'attacco è localizzato alla pagina inferiore, sono invece risparmiate Ie nervature e la pagina superiore del lembo. Mentre sui giovani frutti di pomacee e drupacee le larve del ricamatore provocano erosioni solo superficiali, su quelli prossimi alla maturazione le erosioni si estendono alla cavità peduncolare, rendendoli incommerciabili e facilmente soggetti a processi di marciume. Sulla vite le larve distruggono i fiori e danneggiano gli acini esponendoli ad attacchi di botrite. Le larve provocano caratteristiche erosioni, danneggiando inizialmente le foglie e in seguito i frutti. Sulle foglie l'attacco è localizzato alla pagina inferiore, sono invece risparmiate Ie nervature e la pagina superiore del lembo.
Mentre sui giovani frutti di pomacee e drupacee le larve del ricamatore provocano erosioni solo superficiali, su quelli prossimi alla maturazione le erosioni si estendono alla cavità peduncolare, rendendoli incommerciabili e facilmente soggetti a processi di marciume. Sulla vite le larve distruggono i fiori e danneggiano gli acini esponendoli ad attacchi di botrite.
Ciclo biologico
(32.57 KB)Questo tortricide compie nei nostri ambienti tre generazioni l'anno. Sverna come crisalide, riparata sotto le foglie cadute a terra. I primi adulti compaiono a fine marzo- primi di aprile e lo sfarfallamento dura circa un mese. A circa una settimana dall'accoppiamento, le femmine depongono le uova in ooplacche di colore giallastro sulla pagina superiore delle foglie. Le larve della prima generazione compaiono a partire dal mese di maggio e si accrescono dapprima a spese del parenchima fogliare e poi dei frutticini. Completato il loro sviluppo, le larve si incrisalidano all'interno di un bozzolo sericeo dove avviene la metamorfosi che darà origine agli adulti a partire dalla seconda metà di giugno. L'ultima generazione di adulti compare nel mese di agosto ed è seguita dalle larve di terza generazione che hanno un accrescimento molto lento e sono presenti fino a tutto il mese di ottobre, per poi incrisalidarsi.
Difesa
(52.76 KB)I trattamenti contro il ricamatore, secondo quanto previsto nei disciplinari di produzione integrata, devono essere eseguiti solamente al superamento della soglia d'intervento del 5% dei getti infestati (per la prima generazione) e al superamento di 50 adulti cumulati nelle trappole a feromoni oppure del 5% dei getti attaccati (per la seconda e terza generazione). Il momento per intervenire è indicato dai Bollettini tecnici provinciali anche sulla base delle indicazioni del modello previsionale MRV-Eulia.
Gli interventi fitoiatrici non sono sempre necessari e in generale la presenza del tortricide e la gravità degli attacchi è scarsa in prima generazione, ad eccezione di alcune aree frutticole della regione a ridosso del Po.