La certificazione del materiale di propagazione vegetale delle piante da frutto è disciplinata dal D.Lgs 2 febbraio 2021, n. 18. Alla certificazione nazionale aderisce anche l'Emilia-Romagna che dal 1984 aveva già avviato un proprio servizio di certificazione genetico-sanitaria della fragola.

Gli scopi della certificazione si possono così sintetizzare:

  • produzione di materiale di qualità superiore sia per gli aspetti genetici che fitosanitari
  • prevenzione della diffusione di malattie di quarantena e qualità
  • miglioramento della qualità delle produzioni frutticole
  • tracciabilità nella filiera.

Le aziende vivaistiche (fornitori) che aderiscono volontariamente alla certificazione si impegnano ad applicare i disciplinari produttivi stabiliti dalle norme nazionali e sono soggette a controlli da parte del Settore Fitosanitario e difesa delle produzioni.

La produzione in Emilia-Romagna di piante certificate riguarda la fragola (piante fresche a radice nuda, apici da stolone, cime radicate, tray e mini-tray, piante frigo conservate); i portinnesti di melo, pero, cotogno, pesco, ciliegio, mirabolano e susino; gli astoni e gli innesti di melo, pero, pesco, albicocco, susino, ciliegio, mandorlo e olivo; il seme di pesco e mirabolano.

Come aderire alla certificazione

A chi rivolgersi

Giulio Mannucci

Nicolò Viola

Per approfondire

Normativa