Prosegue il piano di contrasto a Flavescenza dorata della vite: risultati 2023 e 2024 e prospettive 2025
Prosegue il programma di contrasto alla recrudescenza della Flavescenza dorata della vite che ha preso il via lo scorso anno, e si protrarrà per tutto il triennio 2023-2025.
La Flavescenza dorata della vite fa parte del gruppo dei “giallumi della vite”, malattie con sintomi di ingiallimento delle foglie (o arrossamento), stentata crescita e mancata fruttificazione; è causata da un fitoplasma e rappresenta ormai da decenni un serio problema per la viticoltura emiliano-romagnola.
Il Settore fitosanitario, in accordo con il Consorzio fitosanitario di Modena e Reggio, il Consorzio fitosanitario di Parma e Piacenza, le associazioni dei produttori e l’amministrazione Regionale ha messo in campo un grande dispiegamento di forze nel tentativo di porre un freno all’avanzata del fronte di infezione nel territorio regionale.
Il Piano di contrasto alla Flavescenza dorata
Il programma nello specifico prevede l’informazione degli operatori, con un’attenta opera di sensibilizzazione in campo dei viticoltori sulla pericolosità della malattia, sulle misure fitosanitarie per contrastarla associata alla formazione per il rilevamento precoce dei sintomi in campo.
Nel programma sono stati selezionati casualmente il 10% dei circa 18.000 vigneti condotti in Regione, per un totale di 1.800 vigneti. In questi, ispettori e assistenti fitosanitari hanno attuato una divulgazione capillare sull’epidemiologia e sulla legislazione in vigore in materia di Flavescenza dorata, tramite la distribuzione di materiale informativo e della determinazione dirigenziale del Settore Fitosanitario in vigore, oltre alle indicazioni dei Bollettini territoriali di produzione integrata e biologica con le indicazioni di tutti gli interventi da attuare per la lotta al vettore Scaphoideus titanus.
Il programma si è articolato in diverse fasi:
- Divulgazione e controllo in campo: assistenti e ispettori fitosanitari hanno distribuito materiale informativo, controllato una media di 1 ettaro di superficie vitata omogenea (stessa varietà e anno di impianto) e segnalato eventuali piante sintomatiche. In caso di positività, sono state fornite raccomandazioni o prescrizioni immediate per l’estirpo o la capitozzatura, con controllo dei ricacci e rimozione dei ceppi entro il 31 marzo dell’anno successivo.
- Controllo delle prescrizioni: su oltre il 10% dei vigneti già controllati, selezionati in base a fattori di rischio come l’incidenza della malattia o l’esito delle analisi, gli ispettori hanno verificato il rispetto delle misure prescritte.
Risultati 2023 e 2024
Durante il biennio 2023-2024 sono stati visitati 1.619 vigneti, circa il 90% delle aziende selezionate per la campagna dell’intero triennio.
La diffusione della Flavescenza dorata sul territorio regionale continua a rappresentare un motivo di preoccupazione. Tuttavia, i risultati del monitoraggio evidenziano una risposta positiva da parte degli operatori, a testimonianza della loro attenzione e sensibilità nei confronti di questa malattia. I dati raccolti durante la stagione 2024 offrono inoltre un segnale incoraggiante di un possibile cambio di tendenza nell'incidenza dei giallumi sul territorio rispetto all’anno precedente. È importante sottolineare che, fortunatamente, nella provincia di Rimini e nell'area indenne di Forlì-Cesena, non è stata rilevata alcuna presenza di Flavescenza dorata, nemmeno nel corso dell’attività del 2024. Rimane comunque fondamentale mantenere alta l’attenzione verso la Flavescenza dorata per limitarne il più possibile la diffusione.
Prospettive 2025
Considerando l’elevata percentuale di vigneti già controllati nel biennio precedente, nel 2025 verranno completati i controlli sulle aziende rimanenti e saranno selezionate ulteriori aziende per 300 nuovi sopralluoghi.
Parallelamente, proseguirà l’opera di sensibilizzazione, al fine di rafforzare le azioni di contenimento e prevenzione.
Mantenere alta l’attenzione verso la Flavescenza dorata resta una priorità imprescindibile per tutelare la viticoltura regionale.