Fitosanitario e difesa delle produzioni

Il passaporto delle piante: identificazione dei punti critici

Le indicazioni per gli operatori professionali autorizzati all'emissione del passaporto delle piante affinché possano individuare e monitorare i punti critici del processo produttivo e dello spostamento delle piante

Produzione,  spostamento e  vendita di piante e prodotti vegetali comportano un rischio relativo ad  organismi nocivi regolamentati, che possono essere connessi ai diversi momenti della produzione.

Per punto critico si intende un qualsiasi intervento/evento/modalità di operazione/trattamento relativo al processo di produzione, che potrebbe comportare un rischio connesso a uno specifico organismo nocivo.

Gli operatori professionali autorizzati all’emissione del passaporto delle piante devono identificare e controllare i punti del proprio processo di produzione e i punti relativi allo spostamento di piante, prodotti vegetali e altri oggetti che risultano critici. Devono inoltre conservare per almeno tre anni i dati riguardanti l'identificazione e il controllo dei suddetti punti critici e impartire una formazione adeguata al personale dell’azienda che partecipa ai controlli finalizzati all’emissione del passaporto delle piante.

Per i materiali di moltiplicazione delle piante da frutto e delle piante orticole  gli articoli 17 e 18 del D.Lgs. n. 18 del 2021 stabiliscono che il piano dei punti critici deve essere mantenuto a disposizione del Servizio Fitosanitario Regionale e deve riguardare almeno i seguenti elementi:

  • la categoria e la tipologia dei materiali di moltiplicazione e delle piante utilizzati per iniziare il processo di produzione;
  • la semina, il trapianto, l’invasatura e il collocamento a dimora dei materiali di moltiplicazione e delle piante;
  • l’ubicazione e il numero di piante;
  • il piano e il metodo di coltivazione;
  • le cure colturali generali e di protezione fitosanitaria;
  • le operazioni di raccolta;
  • le operazioni di condizionamento, imballaggio, immagazzinamento e trasporto;
  • l’igiene;
  • l’amministrazione.

Per i materiali di moltiplicazione delle piante ornamentali l’articolo 6 del D.Lgs. n. 151 del 2000 e l’allegato III del D.M. del 9 agosto 2000 stabiliscono che i fornitori che esercitano attività di produzione dei materiali di moltiplicazione devono identificare e controllare i punti critici del processo di produzione che influenzano la qualità e sanità dei materiali.

Anche per queste produzioni il piano dei punti critici deve essere mantenuto a disposizione del Servizio Fitosanitario e deve riguardare gli stessi elementi previsti per il vivaismo frutticolo.

Come analizzare i punti critici

Per la preparazione del piano dei punti critici è bene analizzare i processi aziendali relativi alle operazioni svolte e identificare gli elementi che rappresentano maggior probabilità di rischio.

Una volta che sono stati identificati i processi a rischio e i punti critici, è necessario registrarli in un documento (forma tabellare, discorsiva) consultabile dal Servizio Fitosanitario su richiesta.

Nelle tabelle riportate di seguito ci sono degli esempi di identificazione dei punti critici per la produzione di ortive e ornamentali, che possono essere consultati e modificati a seconda della reale situazione aziendale.

Modello esemplificativo per l’identificazione dei punti critici – vivai ornamentali (docx20.81 KB)

Modello esemplificativo per l’identificazione dei punti critici – vivai orticoli (docx20.23 KB)

Per ulteriori esempi di compilazione di un piano di punti critici si rimanda alla pag. 27 del Quaderno “Produzioni vivaistiche: come adeguarsi alle nuove regole fitosanitarie in 10 “semplici” mosse
Quaderno n. 3 - Pubblicazione a cura del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna - II edizione, gennaio 2022

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ultima modifica 2023-03-13T20:28:57+02:00
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