Goi: l'innovazione vincente nata dalla collaborazione tra Enti di ricerca, aziende agricole e Regione
Hanno suscitato grande interesse le presentazioni fatte da tecnici di campo e responsabili di progetto dei Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione (Goi) tenutesi negli spazi della Regione Emilia-Romagna alla Fiera Sana, appena conclusasi a Bologna. Gli incontri erano stati organizzati con lo scopo di illustrare le finalità e gli obiettivi delle attività svolte e, laddove già presenti, i risultati raggiunti dai progetti Goi, finanziati nell’ambito del Psr (misure 16.1.01 e 16.2.01) e nati dalla collaborazione tra Enti di ricerca, Università, aziende agricole e Regione Emilia-Romagna.
La Regione Emilia-Romagna è al primo posto in Italia nel sostegno all’innovazione con ben 204 Gruppi operativi finanziati dal Psr, a cui si aggiungono i 51 progetti pilota di filiera, per un investimento totale di oltre 50 milioni di euro (4,6% della spesa totale del Psr contro la media italiana dell’1,7%) e nei prossimi due anni sono stati stanziati ulteriori 9 milioni di euro per l’Innovazione che daranno vita a circa 25 nuovi progetti.
Sono stati cinque i macrotemi affrontati dai 24 progetti presentati con forti contenuti di innovazione tecnica e tecnologica: la biodiversità, il contrasto alla cimice asiatica, la sostenibilità delle filiere, il miglioramento della qualità di acqua e suoli, il sequestro del carbonio e la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra.
A breve verranno pubblicate anche le video interviste registrate allo stand regionale nei giorni della fiera Sana.
Salvaguardia della biodiversità
Di salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità in agricoltura si sono occupati i seguenti progetti Goi:
Convenient: Conservazione e valorizzazione di razze autoctone in via di estinzione;
Biodiversità: Valorizzazione di prodotti lattiero-caseari di razze autoctone regionali;
Simbiosi: Sviluppo di un modello zootecnico della biodiversità agro-silvo-pastorale;
Ricolma: Recuperare e valorizzare le varietà tradizionali regionali di mais a rischio di erosione genetica ed estinzione;
Save: Salvaguardia e valorizzazione di antiche varietà’ di frumento tenero dell’areale emiliano-romagnolo;
Biodiversamente castagno: linee guida per la preservazione e valorizzazione della biodiversità del castagno in Emilia-Romagna.
Contrasto alla cimice asiatica
Di impiego di metodi di lotta biologica attraverso l’impiego dell’antagonista naturale Trissolcus japonicus della cimice asiatica (Halyomorpha halys) hanno parlato due progetti:
Haly.Bio: Sperimentare un nuovo approccio di lotta biologica alla cimice asiatica
Vindicta: Individuare strategie efficaci per il contenimento della cimice asiatica e ampliare lo stato di conoscenza dell’insetto
Sostenibilità delle filiere
Ben 11 dei progetti presentati hanno affrontato il problema della creazione/rafforzamento di filiere agricole/agroalimentari sostenibili da punto di vista economico, ambientale e/o sociale.
Meer - Filiera della mela Rosa Romana: organizzazione e valorizzazione di una filiera di qualità in biologico;
Breed4Bio: filiera sementiera sostenibile biologica di materiale eterogeneo di popolazioni di frumento;
Eco-Frutta: sviluppo di varietà eco-sostenibili di melo e fragola;
Medi-C-A-Rbonio: sostenibilità ambientale dei foraggi da prati di erba medica;
Salcasa: filiera corta per la produzione di salumi e carni suine fresche da allevamenti all'aperto sostenibili;
ProHopSmartChain: Promuovere e sostenere una filiera agricola della luppolicoltura innovativa e sostenibile;
Pesto: Tecniche di difesa innovative contro la peronospora per una filiera del basilico da industria eco sostenibile;
Carta MB (126.77 KB): rafforzamento della filiera sostenibile del frumento tenero secondo le regole della Carta del Mulino;
Oltrebio (466.01 KB) (Misura 16.2): filiera etica del Parmigiano Reggiano Biologico;
Filodor: riscoperta e valorizzazione della filiera dell’ortica per le produzioni agro-alimentari;
AgriCo.Pack: realizzare un packaging alimentare compostabile a partire da scarti vegetali e biopolimeri.
Miglioramento della qualità di acqua e suoli
Altri due dei progetti presentati hanno affrontato il problema della migliore gestione delle risorse idriche, dei fertilizzanti e dei fitofarmaci attraverso interventi o strategie volti alla riduzione dei rilasci di sostanze inquinanti e al miglioramento della qualità delle acque e del suolo.
Glifostop: Individuare alternative all’utilizzo del glifosate per migliorare il sistema agricolo
Fertilias: strategie green di biorisanamento dei suoli per una migliore gestione idrica, dei fertilizzanti e dei pesticidi
Sequestro del carbonio e riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra
Di interventi mirati a promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale e di valutazione dell’impronta ecologica dei sistemi produttivi agricoli, siano essi zootecnici, vegetali o forestali si sono occupati i tre progetti seguenti:
Castagni parlanti: valutare l’impronta ecologica del recupero del castagneto all’attualità di coltura;
Castanico: valorizzare il castagneto da frutto come sistema seminaturale vocato al sequestro di carbonio e come fonte produttiva di cibo di qualità;
Modello metabolico (118.25 KB): economico/ambientale come strumento per un futuro sostenibile nelle aziende zootecniche da latte per il Parmigiano Reggiano.