Sharka - vaiolatura delle drupacee
L'agente eziologico infettivo di Sharka è il virus della vaiolatura delle drupacee (Plum pox virus-PPV). Le piante di interesse agrario suscettibili a Sharka appartengono tutte al genere Prunus. Il virus è veicolato da molte specie di afidi, sia da quelle che colonizzano le prunoidee, sia da specie che le visitano occasionalmente durante i loro spostamenti, compiendo rapide punture di assaggio che sono però sufficienti a trasmettere l'infezione.
In Italia il virus della vaiolatura delle drupacee è comparso in Alto Adige nel 1973, poi si è diffuso lentamente in tutto il Paese. In Emilia-Romagna i primi casi sono stati segnalati nel 1982 su albicocco e susino, ma dal 1995 questa malattia ha interessato il pesco, diffondendosi in maniera epidemica in moltissimi impianti della Regione.
Considerando che il Plum pox virus, ad oggi, risulta ampiamente diffuso sul territorio nazionale, il D.M. 28 luglio 2009 di “Lotta obbligatoria per il controllo del virus Plum pox virus, agente della vaiolatura delle drupacee (Sharka)” è stato abrogato con il D.M. n. 907693 del 06/12/2021 “Abrogazione di provvedimenti recanti lotte obbligatorie e misure fitosanitarie”.
Di conseguenza, in Emilia-Romagna non ha più valore la delimitazione fitosanitaria del territorio. Nella nostra regione, quindi, non esistono più "zone di insediamento", "aree contaminate" e "zone tampone".
Risulta tuttavia necessario salvaguardare gli impianti di drupacee dal rischio di infezione di Sharka; pertanto, è fondamentale attuare un’attenta e scrupolosa prevenzione che si realizza attraverso:
- l’individuazione e l’estirpo delle piante infette;
- l’impiego di materiale vivaistico esente dal virus/sano per la costituzione di nuovi impianti.
Informazioni per i vivaisti
Il Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072 della Commissione ha classificato il Plum Pox Virus come Organismo Regolamentato Non da Quarantena (ORNQ) la cui soglia per i materiali di moltiplicazione delle piante da impianto ospiti deve essere pari a 0%. Il controllo degli ORNQ è di competenza dell’operatore professionale, il quale deve, attraverso puntuali autocontrolli delle produzioni, accertare l’eventuale presenza della batteriosi e intraprendere le azioni correttive richieste dalla normativa.
I vivaisti produttori di piante da impianto devono pertanto rispettare le norme relative agli ORNQ così come indicato all’interno del Regolamento (UE) 2016/2031 e le prescrizioni presenti all’interno del Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072, del Regolamento di esecuzione (UE) 2021/2285 e successive modifiche.
Ai fini della produzione e commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto deve inoltre essere rispettato quanto indicato all’interno del Decreto Legislativo 2 febbraio 2021 n. 18 allegato II parte 2, allegato II parte 4 punto 11 contenente i requisiti per la categoria di pre-base, base, certificata e CAC, allegato V capo V riportante i disciplinari di produzione del Sistema nazionale volontario di qualificazione del materiale di propagazione vegetale (QVI).
Il Settore Fitosanitario dell’Emilia-Romagna ha redatto il Quaderno 3: un manuale di supporto agli operatori professionali del settore vivaistico che ha lo scopo di aiutarli a rispettare i nuovi impegni introdotti dalla normativa fitosanitaria.
Informazioni per i frutticoltori
Per la realizzazione di nuovi impianti di drupacee è fondamentale utilizzare materiale vivaistico sano e controllare costantemente il frutteto per individuare i primi sintomi della virosi. Prima si individuano e si eradicano le piante infette, più si riesce ad evitare la diffusione secondaria del virus da parte degli afidi vettori, impedendo così che la malattia si insedi nelle zone dove sono coltivate specie sensibili.
La conoscenza dei sintomi al fine dell'individuazione della malattia in campo è la condizione primaria per un controllo realmente efficace. Il periodo migliore per osservare le piante è all'inizio della ripresa vegetativa. Per facilitare il riconoscimento di PPV, il Settore Fitosanitario ha predisposto una scheda tecnica di approfondimento.
Si consiglia di fare riferimento ai disciplinari di produzione integrata, che raccolgono indicazioni utilizzabili sia da agricoltori che da tecnici.
Approfondimenti
Scheda tecnica per il riconoscimento dell’organismo nocivo (2.19 MB)
Virus della Sharka: come si riconosce (4.7 MB)
Sharka Regione Emilia-Romagna- Irecoop (1998)
Da non confondere con altre infezioni virali
Sharka: principali specie di Prunus suscettibili
Difesa
Disciplinari di produzione integrata
Normativa
Determinazione n. 5982 del 30/03/2022
"Revoca della Determinazione n. 9987 del 24/06/2016 “Definizione dello stato fitosanitario del territorio della regione Emilia-Romagna relativamente al virus PPV (Sharka)” a seguito del Decreto n. 907693 del 6/12/2021 “Abrogazione di provvedimenti recanti lotte obbligatorie e misure fitosanitarie”
D.M. n. 907693 del 6/12/2021
Abrogazione di provvedimenti recanti lotte obbligatorie e misure fitosanitarie
Decreto Legislativo 2 febbraio 2021 n. 18
Norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive in attuazione dell’art. 11 della legge 4 ottobre 2019 n. 117, per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/2031 e del Regolamento (UE) 2017/625
Regolamento di esecuzione (UE) 2021/2285 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072 per quanto concerne la redazione degli elenchi di organismi nocivi, i divieti e le prescrizioni per l’introduzione e lo spostamento nell’Unione di piante, prodotti vegetali e altri oggetti
Link utili
Sharka, un virus che non si ferma (191.45 KB)
Agricoltura - aprile 2017
Le strategie per convivere con il pericolo Sharka (166.83 KB)
Agricoltura - marzo 2015
Sharka delle drupacee: test sulle nuove cultivar (113.99 KB)
Agricoltura - ottobre 2014
Sharka: valutazioni della tolleranza varietale (45.8 KB)
Agricoltura - marzo 2011
L’esame delle cultivar tolleranti alla sharka (41.46 KB)
Agricoltura - marzo 2010
Servono nuovi strumenti per combattere la Sharka (66.53 KB)
Agricoltura - aprile 2009
Sharka un problema aperto
atti del workshop Faenza, 2 aprile 2008
A chi rivolgersi
Cartografia interattiva delle zone di insediamento e tampone di Sharka Cartografia aree a rischio - divieto di prelievo di materiale di moltiplicazione |