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I poster dei Goi - foto Dell'Aquila Fabrizio

Introduzione

Dai droni in grado di raccogliere e monitorare in tempo reale le condizioni dei terreni e delle coltivazioni ai sensori ambientali che permettono alle nuove start-up di sperimentare soluzioni tecnologiche all’avanguardia, riducendo gli sprechi e favorendo l’ecosostenibilità delle produzioni. E, ancora, la difesa delle biodiversità, le pratiche contro l’antibiotico-resistenza e quelle di adattamento ai cambiamenti climatici.

Di tutto questo e tanto altro si è parlato il 28 gennaio scorso a Bologna al convegno “L’innovazione per la sostenibilità economica ed ambientale in agricoltura”, organizzato dall'Area Innovazione, Formazione e Consulenza della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna.

Esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e operatori del mondo agricolo, si sono confrontati in una giornata intensa di lavori con l’obiettivo di delineare le priorità su cui indirizzare le azioni future per individuare soluzioni pratiche e innovative capaci di promuovere la sostenibilità in tutte le sue dimensioni: economica, sociale e ambientale, con un focus particolare sull’evoluzione tecnologica del settore.

“La strada per la nuova agricoltura – ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, aprendo da Bruxelles i lavori del convegno - passa necessariamente dagli investimenti dedicati all’innovazione e alle nuove tecnologie, che abbiamo favorito e che continueremo a fare. Su questo siamo la Regione che investe di più e il nostro obiettivo è proseguire in questo percorso, rafforzando l’interazione tra ricerca, innovazione e agricoltura e migliorando la sostenibilità e la competitività di un settore di grandissima rilevanza”.

I numeri, infatti, confermano anche per il 2025 l’impegno dell’Emilia-Romagna: sono quasi 20 i milioni della programmazione già stanziati. Di questi 11 a disposizione dei Gruppi operativi per l’innovazione, 3,6 per interventi e informazione alle imprese agricole, anche attraverso dimostrazioni in campo, e altri 3,5 per consulenza e formazione.

I Goi premiati

Con l’obiettivo di diffondere i risultati raggiunti dai Gruppi operativi per l’innovazione (Goi) è stato indetto un concorso che ha messo in palio la possibilità di organizzare un convegno dedicato; al concorso hanno partecipato 234 Gruppi operativi che si sono misurati in due diverse categorie: sostenibilità economica e sostenibilità ambientale. I progetti arrivati sono stati affidati alla valutazione della Rete rurale per l’agricoltura (presieduta da Anna Pagnozzi del Crea).

Tra questi, al termine della mattinata, il direttore generale della Direzione generale Agricoltura, Valtiero Mazzotti, e Maria Teresa Schipani, responsabile del Settore regionale Programmazione, sviluppo del territorio e sostenibilità delle produzioni hanno consegnato il premio ai sei migliori progetti innovativi:

    Progetti premiati categoria Sostenibilità economica:

1° “FeedPR” - ha ritirato il premio Maria Teresa Pacchioli del Crpa;

2° “Ripreso” - ha ritirato il premio Matteo Gatti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore;

3° “Slegami” - ha ritirato il premio Alessandro Gastaldo del Crpa.

I tre premiati categoria sostenibilità economica con il direttore Mazzotti_foto Dell'Aquila

    Progetti premiati categoria Sostenibilità ambientale:

1° "Halys" - ha ritirato il premio Matteo Landi di Rinova;

2° "Bioadapt" - ha ritirato il premio Giovanni Dinelli di Unibo;

3° "Enochar" - ha ritirato il premio Pietro Rebeggiani di Rinova.

I tre premiati categoria sostenibilità ambientare con la dirigente Schipan_foto Dell'Aquilai

A questo link è possibile rivedere la registrazione del convegno

Il convegno è stato anche l’occasione per fare il punto sulla strategia che l’Emilia-Romagna ha messo in campo con il Piano di sviluppo rurale 2014-22 e con la nuova programmazione dello Sviluppo rurale 2023-27 per sostenere le attività di innovazione, formazione e consulenza.

Il Piano di sviluppo rurale 2014-2022

Favorire la produttività, la competitività e la sostenibilità ambientale del sistema agricolo, agroindustriale e forestale dell’Emilia-Romagna. Per questo, nella passata programmazione sono stati stanziati con le risorse del Piano di sviluppo rurale (Psr) circa 60 milioni di euro per finanziare progetti di innovazione (misura 16) e circa 42 milioni per sostenere la formazione, la consulenza e le attività dimostrative (misura 1 e misura 2).

Ulteriori 2 milioni di risorse regionali sono stati messi in campo per progetti di innovazione in agricoltura, in attuazione della legge regionale 17/2022; fondi propri, dunque, per la ricerca, che hanno permesso di sostenere 8 progetti in corso d’opera (4 di zootecnia e 4 sulle produzioni vegetali).

In totale, sono stati finanziati 314 progetti (di cui 234 Gruppi operativi e 80 progetti pilota). La competitività agricola e agroalimentare, la conservazione della biodiversità e qualità di suolo e acqua, le innovazioni tecnologiche (come l’agricoltura di precisione e la robotica) e le pratiche contro l’antibiotico-resistenza e l’adattamento ai cambiamenti climatici hanno rappresentato le aree di intervento e le tematiche principali.

La nuova Pac (Politica agricola comune) 2023-2027

Si pone come scopo il superamento dei Piani di sviluppo rurali regionali in favore di un Piano strategico nazionale della Pac. Obiettivo trasversale, lo sviluppo del sistema Akis (Agricultural knowledge and innovation system), con 51 milioni di euro stanziati (5,6% delle risorse totali del Piano strategico regionale della Pac 2023-2027, in proporzione più risorse per la ricerca della programmazione precedente).

Per quanto riguarda la tipologia di interventi, nel 2023 sono stati assegnati 12 milioni di euro a sostegno dei Gruppi operativi PEI AGRI, 1,3 milioni per servizi di consulenza e 2,5 milioni per la formazione. Nel 2024, 8 milioni di euro sono andati a progetti pilota, 3,5 milioni per consulenza e formazione nelle imprese agricole, 1 milione per l’hub innovazione e 800mila euro per la formazione e la consulenza.

Per quanto riguarda la programmazione 2025, 11 milioni di euro saranno per i Gruppi operativi per l’innovazione, 3,6 milioni per interventi e attività di informazione alle imprese agricole, anche attraverso dimostrazioni in campo; infine, 3,5 milioni andranno alla consulenza e alla formazione.

A questo link è possibile scaricare le presentazioni dei relatori.

Ultimo aggiornamento: 11-02-2025, 15:28

Foto Fabrizio Dell'Aquila